Un protocollo per la costruzione di una rete di giovani italiani nel mondo
È stato firmato ieri pomeriggio, presso la Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, un protocollo d’intesa tra l’Assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, l’ERSU di Palermo e il Cgie, Consiglio Generale degli Italiani all’Estero rappresentato dal suo segretario generale Michele Schiavone, che impegna in un percorso di attività comuni volte a promuovere la conoscenza della cultura italiana nel mondo e la costruzione di una rete di giovani italiani nel mondo.
“Come Ersu – ha detto Giuseppe Amodei, commissario straordinario ERSU Palermo – abbiamo colto l’opportunità di firmare il protocollo di collaborazione con il CGIE e con l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, per contribuire ai processi di internazionalizzazione dei percorsi didattici degli studenti da noi assistiti e, contemporaneamente, dare l’opportunità, anche agli studenti italiani all’estero ma appartenenti alla nostra comunità, di ritornare a studiare nel Paese di origine e di costituire una rete dei giovani italiani di tutto il mondo. L’accoglienza a loro riservata, in questi giorni, dall’ERSU e dagli studenti universitari che hanno consentito la loro accoglienza, rappresenta anche un abbraccio di chi è rimasto in Sicilia a chi è stato costretto a emigrare, ma è pur sempre appartenente a questa terra”.
“Sono convinto che il Cgie possa fornirci buoni elementi di contatto e di scambio – ha spiegato l’assessore Roberto Lagalla – per poter radicare ancora di più la tradizione delle culture provenienti da ogni parte del mondo con la nostra, che è italiana e internazionale insieme. Durante la mia esperienza di Rettore ho firmato tanti protocolli d’intesa ma sono convinto che la proposta del CGIE sia oggi più che mai importante per poter valorizzare lo scambio culturale e le opportunità che possono derivarne per il nostro Paese. È in questa direzione che vedo possibili occasioni per costruire un reticolo di conoscenze e alleanze che possono modificare in senso adeguato mentalità e cultura, perché solo attraverso una profonda modificazione visionaria della mentalità e della cultura che si possono superare gli steccati del passato”.
E infine l’assessore Lagalla ha ricordato la figura di Piersanti Mattarella: “Un presidente della Regione volitivo e visionario, portatore di un cambiamento che mirava a sconvolgere una realtà incistita e stratificata. Un atteggiamento, il suo, che lo portò ad una morte orrenda ma ricordare il passato non è solo esercizio di memoria, significa attualizzare quel messaggio, mantenerlo vivo rispetto alle scelte possibili del presente ed operare affinché queste scelte siano sempre di più coerenti e conformi non solo a quel pensiero, ma a ciò che è giusto per questa Sicilia e per questo governo”.
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