Sull’atto di accusa dei sindacati autonomi Cobas/Codir e Sadirs interviene il presidente dell’Ersu, Alberto Firenze, per svelare lo scenario in cui l’Ente da tempo si muove per superare le criticità denunciate dai rappresentanti dei lavoratori.
“Apprendiamo della presa di posizione di oggi dei sindacati autonomi dei lavoratori regionali Cobas/Codir e Sadirs per tutelare il lavoro del personale dell’Ersu e la qualità dei benefici e dei servizi erogati agli studenti universitari dell’Ateneo palermitano: è sicuramente apprezzabile l’interesse dei sindacati, ma come presidente dell’Ersu voglio fare alcuni distinguo utili al chiarimento dell’intera vicenda.
Innanzitutto esprimo il mio personale ottimismo e di tutto il personale dell’ente che rappresento per il futuro, vista la volontà che abbiamo come Ente di migliorare la qualità e la quantità dei servizi erogati grazie alle interlocuzioni che abbiamo avviato in questi mesi proprio con Unipa, Miur e Regione per risolvere le criticità denunciate dai sindacati.
Attraverso l’ANDISU (Organizzazione nazionale degli enti per il diritto allo studio universitario) abbiamo avviato diversi percorsi di confronto con il MIUR per chiedere un’inversione di rotta sul tema delle risorse da destinare alle borse di studio (Miur) e con la Regione, direttamente con l’Assessore Bruno Marziano, per le spese di funzionamento delle residenze universitarie e delle mense universitarie (Regione).
Discorso a parte merita il rapporto con l’Ateneo di Palermo e con il rettore Fabrizio Micari a cui ci lega una fervida collaborazione e che auspico possa sempre più aumentare nei mesi a venire al fine di rafforzare ogni utile sinergia con ERSU.
Pertanto, siamo sicuri che l’Università di Palermo, come dimostrato sin dall’insediamento di questo Rettore, mai avvenuto negli anni passati, continuerà ad implementare nei confronti dell’Ersu, nei tempi e nelle modalità previste per il raggiungimento della premialità ministeriale, la tassa sul diritto allo studio finalizzata al pagamento delle borse di studio.
Così come siamo certi che, in relazione alla mancata autorizzazione dell’apertura di un punto ristorazione presso lo Steri in seguito a un parere degli Uffici di Unipa, congiuntamente riusciremo a trovare soluzioni operative alternative altrettanto efficaci e in linea con l’esigenza di offrire agli studenti servizi qualitativamente e quantitativamente coerenti con le esigenze.