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Un importante momento di dibattito e scambio di conoscenze nel campo dello sviluppo agricolo sostenibile, dove verranno affrontati i temi più attuali per professionisti del settore, scienziati, studenti e appassionati. Con l’emergenza della siccità e della crisi idrica che affligge il bacino del Mediterraneo sullo sfondo, si analizza una regione che sta affrontando un aumento delle temperature e una diminuzione delle precipitazioni dovute ai cambiamenti climatici: fenomeni che intensificano la siccità, mettendo a dura prova le risorse idriche disponibili e minacciando la sostenibilità agricola e la sicurezza alimentare, l’economia e la popolazione della regione mediterranea. Questi gli obiettivi principali del Convegno Internazionale “Innovazioni per la produzione agricola sostenibile nella Regione Mediterranea”, che è iniziato oggi presso l’Aula Magna “Gian Pietro Ballatore” del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF), Università di Palermo, e che si concluderà nel pomeriggio di domani.
Con l’obiettivo di affrontare queste sfide, il convegno “Innovazione per una produzione agricola sostenibile nella regione del Mediterraneo”, che si tiene per il secondo anno consecutivo nella città di Palermo l’11 e 12 luglio 2024, continua le discussioni e dialoghi avviati lo scorso anno.
I lavori sono stati aperti da Tiziano Caruso, Direttore del Dipartimento SAAF di UNIPA, Massimo Midiri, Rettore Università degli Studi di Palermo, Dario Cartabellotta, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana, nonché dai Conveners Giuseppe Di Miceli e Leo Sabatino.
Al centro del dibattito scientifico l’adozione di nuove tecniche agricole che negli ultimi decenni ha comportato varie conseguenze: declino della fertilità del suolo, avanzamento della desertificazione, aumento delle emissioni di gas serra, utilizzo non sostenibile delle risorse energetiche non rinnovabili e la perdita di biodiversità.
L’agricoltura – viene sottolineato dagli studiosi provenienti da tutto il mondo – contribuisce al cambiamento climatico ed è anche vulnerabile ai suoi effetti. Pertanto – questo l’appello che parte dalla comunità scientifica internazionale riunita a Palermo per Ispamed 24 – esiste un urgente bisogno di metodi di produzione innovativi che possano migliorare la sostenibilità delle pratiche agricole: sistemi di irrigazione a goccia e tecniche di precisione per ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura; soluzioni per la produzione di acqua dolce attraverso la desalinizzazione e il riutilizzo delle acque reflue trattate; strategie per migliorare la ritenzione idrica del suolo e la gestione delle acque piovane per ridurre la domanda di acqua irrigua; modelli di governance e politiche per una gestione coordinata delle risorse idriche.
Per affrontare gli argomenti che l’emergenza idrica rende di grande attualità, il programma è suddiviso in cinque sessioni tematiche. Due si svolgeranno oggi: 1) esplorazione delle strategie per la conservazione della biodiversità e l’implementazione di pratiche agricole sostenibili. 2) pratiche per la coltivazione e l’utilizzo sostenibile di piante medicinali e colture industriali.
Mentre domani, 12 luglio, si dibatterà di: 1) analisi del legame tra produzione agroalimentare e salute pubblica, con un focus sul miglioramento della qualità del cibo; 2) sfide e opportunità nell’ambito dell’entomologia e della patologia delle piante, alla luce delle nuove normative europee sui pesticidi; 3) soluzioni innovative per la gestione sostenibile delle risorse idriche per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.
Sul sito ufficiale della conferenza, www.ispamed.org, è possibile trovare tutte le informazioni dettagliate sull’evento, inclusi il programma delle sessioni, i relatori e le modalità di iscrizione (https://www.ispamed.org/2024/#schedule).
