Il centro culturale “Il Sentiero”, in collaborazione con l’arcidiocesi di Palermo, propone una mostra su Papa Francesco dal titolo “Gesti e parole: Jorge Mario Bergoglio, una presenza originale”. A otto mesi dalla visita pastorale del Santo Padre a Palermo, la mostra itinerante, già esposta l’anno scorso a Rimini al “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, ripercorre la vita, la formazione, gli incontri e la spiritualità del Papa argentino.
L’itinerario è stato arricchito con i gesti e le parole del Papa pronunciati nel corso della sua visita pastorale a Palermo lo scorso 15 settembre.
La mostra aprirà i battenti venerdì 17 maggio 2019 e rimarrà aperta fino a domenica 26 maggio, presso la Chiesa di S. Maria dell’Itria (detta della Pinta), nel centro storico di Palermo. Sarà possibile visitarla tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
L’incontro di presentazione avrà luogo, invece, venerdì 17 maggio alle ore 17, presso l’Auditorium del Camplus universitario in via dei Benedettini. Interverranno l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, Girolamo Cusimano presidente della scuola delle scienze umane dell’Università di Palermo, Giuseppe Lupo presidente del Centro culturale il Sentiero.
La mostra ricostruisce la storia e la vocazione di Jorge Mario Bergoglio “un peccatore a cui il Signore ha guardato” come si definisce lui stesso, dagli inizi a Buenos Aires dove nasce la sua vocazione il 21 settembre del 1953, alla sua formazione nell’ordine dei gesuiti dove approfondirà gli ideali ignaziani e sopratutto il modello paradigmatico di Pierre Favre, di contemplazione ed azione vissuti come due poli indissolubili della vita cristiana. Ma non manca l’accento intimo e familiare intriso di fede e di saggezza, come il testamento spirituale della nonna Rosa, che il Papa conserva ancora oggi nel suo breviario. La nonna italiana gli raccomanda di tenere lo sguardo fisso al tabernacolo e alla Madonna, sopratutto nelle difficoltà.
Il percorso si snoda poi passando per gli anni della formazione attraversato da incontri e letture determinanti del pensiero dell’attuale pontefice: da Romano Guardini a De Lubac, da Methol Ferrè a Miguel Angel Fiorito per citarne alcuni. Ma Bergoglio è un argentino figlio del suo tempo che ha attraversato anni difficili della storia argentina tra unità e conflitto e, negli anni del suo governo, ha dovuto prendere posizione e fare scelte non facili. Maturerà tuttavia, proprio in quegli anni, la sua concezione di bene comune, i cui cardini, ritroviamo oggi nell’Evangelii Gaudium. E poi ci sono il popolo e le periferie, un legame profondo che attraversa tutta la storia dell’uomo e del sacerdote, un tratto costante che si paleserà al mondo quando Bergoglio salirà al soglio pontificio, scegliendo il nome del poverello di Assisi e, ancora di più, quando i suoi gesti e le sue parole saranno, non più quelli del cardinale argentino, ma quelli del vescovo di Roma. E’ il racconto della vita di un testimone dunque, un testimone che racconta come l’attrattiva della vita cristiana è vera oggi come 2000 anni fa.
La storia dell’uomo venuto dalla fine del mondo, incontra quella della città di Palermo con le sue storie di povertà e di santità come quelle di Biagio Conte e di Padre Pino Puglisi. All’interno della mostra vengono ripercorsi i momenti salienti di quella visita e sopratutto il lascito di parole e gesti compiuti dal Pontefice.
La mostra, pensata come un’occasione, per l’intera diocesi, di fare memoria della visita pastorale del Papa a Palermo e testimoniarne i benefici per la comunità, sarà accompagnata da alcuni eventi.
Lunedì 20 maggio alle ore 18 all’Auditorium del Camplus universitario di via dei Benedettini, è previsto un incontro dal titolo “A un anno dalla visita pastorale di Papa Francesco”, a cui sono invitate tutte le persone e le realtà ecclesiali che vogliano dare testimonianza dei frutti scaturiti dalla visita del Santo Padre in Sicilia. Interverranno, fra gli altri, Don Pino Vitrano della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, Maurizio Artale del centro Padre Nostro di Brancaccio, modererà la giornalista Maria Gabriella Ricotta.
Martedì 21 maggio alle ore 21 presso l’Auditorium del Camplus universitario di via benedettini, sarà proiettato il film “Papa Francesco un uomo di parola”, del regista tedesco Wim Wenders.
“Questo evento – afferma Giuseppe Lupo, presidente del Centro culturale “Il sentiero” – è l’occasione per approfondire la conoscenza di un Pontefice tanto amato e anche tanto avversato all’interno e all’esterno della Chiesa; l’occasione per riflettere e trattenere il messaggio che ha voluto consegnare ai palermitani attraverso la visita pastorale dello scorso 15 settembre. In fin dei conti è l’occasione di conoscere meglio una delle figure che più stanno segnando la storia che stiamo vivendo”.