L’Università degli Studi di Palermo, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, in considerazione delle restrizioni dovute alla emergenza sanitaria da Covid-19, dedica un ampio spazio multimediale in commemorazione delle vittime della Shoah.
Da mercoledì 27 gennaio, sul portale web di Ateneo www.unipa.it è possibile accedere al sito dedicato e navigare su tre diversi percorsi tematici: Musica, Teatro e Letteratura.
L’iniziativa è curata dai docenti universitari: Antonino Giuffrida, Daniela Tononi e Mario Varvaro (coordinamento) dell’Università di Palermo con la collaborazione dei Dipartimenti (UniPa) di Giurisprudenza, Scienze Umanistiche, Culture e Società, Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione, del Sistema Bibliotecario e Archivio storico di Ateneo (SBA). Patrocinio di: Regione Siciliana, ARS-Assemblea regionale siciliana, Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, Città di Palermo, Consiglio Comunale di Palermo, UCEI-Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Istituto Siciliano Studi Ebraici, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, Centro internazionale di Studi Primo Levi, Teatro Biondo di Palermo, Civilleri Lo Sicco, Associazione “La settimana delle culture”, SoleLuna, Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo, Fondazione Teatro Massimo.
LOCANDINA
MUSICA
All’interno dei campi di concentramento la musica dei deportati si oppone, con le sue melodie e le sue cadenze ritmiche evocatrici del loro mondo interiore, alle “marce e canzoni popolari care a ogni tedesco” che rappresentano la “musica infernale” ricordata da Primo Levi come “la voce del Lager, espressione della sua follia geometrica”, di quel processo di disumanizzazione finalizzato all’annullamento dell’individuo e alla sua morte lenta.
Il Percorso Musica contiene un’intervista di Dario Oliveri al maestro Francesco Lotoro, cofondatore dell’Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, sul valore della musica nei campi di concentramento e sul lavoro dell’Istituto di Letteratura musicale concentrazionaria volta a recuperare, mantenere e tramandare il patrimonio di musica scritta nei campi di concentramento e altri luoghi di cattività militare e civile di tutto il mondo tra il 1933 e il 1953.
C’è poi una Teca musicale con brani di musica concentrazionaria messi a disposizione da ILMC: Reichsbahnlied, di Bereniker, eseguita dall’Orchestra Musica Judaica diretta da Francesco Lotoro – voci Angelo de Leonardis e Paolo Candido; Terezín Suite – Terezín, di Berman, eseguita d Fracesco Lotoro; Valses sentimentales, di Flothuis, eseguita da Francesco Lotoro e Roberto De Nittis; Caroussel, di Hilsley, eseguita Francesco Lotoro e Angelo De Leonardis; Nonet op. 43 – I movimento, di Karel, eseguita da Francesco Lotoro; Sonata n. 7 – I movimento, di Ullmann, eseguita da Francesco Lotoro.
La Teca di video ospita musica concentrazionaria eseguita da Alejandra Bertolino Garcia con l’orchestra S. Cicero del Conservatorio di musica di Palermo; un’intervista di Anna Tedesco al musicologo e scrittore statunitense Harvey Sachs, autore del volume Toscanini. Musician of conscience sull’atteggiamento di Arturo Toscanini contro il fascismo e le leggi razziali del 1938.
TEATRO
Il teatro, invece, nella faticosa ricostruzione mnemonica delle opere, permetteva ai deportati di recuperare il ricordo della vita vissuta, di quella realtà dai contorni sempre più indefiniti offuscata dall’orrore concentrazionario. Recitare rappresentava, nel tempo sospeso dei campi, uno dei modi per non perdere il ricordo della vita passata, dell’ordinario quotidiano.
Il Percorso Teatro prevede: un Video integrale della performance teatrale “Ruah. Il respiro di Dio”, eseguita in occasione del Giorno della Memoria 2020 in vari spazi del complesso monumentale dello Steri con la regia di Sabino Civilleri e con gli allievi della Scuola dei mestieri del Teatro Biondo di Palermo e degli studenti del Corso di studio (CdS) DAMS-Disciplina delle arti, della musica e dello spettacolo; un’intervista di Mario Pintagro al regista Sabino Civilleri, che spiega il valore dell’iniziativa teatrale nel Giorno della Memoria e ripercorre i momenti significativi dell’iniziativa; la presentazione di Salvatore Tedesco, e interviste di Mario Pintagro, a due studentesse del CdS DAMS e a un attore che hanno partecipato all’organizzazione e alla realizzazione della performance “Ruah. Il respiro di Dio”.
LETTERATURA
La letteratura completa il processo di ricostruzione della realtà concentrazionaria e ci restituisce attraverso la parola quello che in un primo tempo si riteneva indescrivibile e inimmaginabile, consentendo di reinserire le atrocità del lager in un luogo e in un tempo reali. Nessuna banalizzazione della Shoah, nessuna trasformazione dei carnefici in mostri: la storicizzazione della Shoah e con essa il valore del suo ricordo come monito per le generazioni future, parte dalla restituzione di quel momento storico in tutta la sua reale crudeltà.
Il Percorso Letteratura prevede le Lezioni di Didattica della Shoah (edizione 2021 a cura di Ambra Carta)
Programma
Dialoghi
Fabio Levi, Università di Torino
L’edizione scolastica de I sommersi e i salvati
Dialogo con le curatrici
Martina Mengoni, Università di Berna e Roberta Mori, Centro internazionale di Studi Primo Levi
– Antologia di brani tratti dall’opera di Primo Levi con immagini tratte dalle foto di scena di “Ruah. Il respiro di Dio” di Alessia Galati
- Da “Se questo è un uomo” (Primo Levi) – legge Adriano Di Carlo.
- Da “Ma perché Auschwitz?” (Primo Levi) – legge Costantino Buttitta.
- Da “Ma perché Auschwitz?” (Primo Levi) – legge Calogero Scalici.
- Da “Ma perché Auschwitz?” (Primo Levi) – legge Valter Sarzi Sartori.
- Buna (Primo Levi) – legge Giuseppe Lino.
- 25 febbraio 1944 (Primo Levi) – legge Calogero Scalici.
- Cantare (Primo Levi) – legge Valter Sarzi Sartori.
- Shemà (Primo Levi) – legge Costantino Buttitta.
- Il canto del corvo (Primo Levi) – Francesco G.A. Raffaele (feat Marica Corrao).
- Lunedì (Primo Levi) – legge Valter Sarzi Sartori.
- Alzarsi (Primo Levi) – legge Giuseppe Lino.
- Agli Amici (Primo Levi) – legge Francesco G.A. Raffaele.
- Ladri (Primo Levi) – legge Adriano Di Carlo.