Ersu Palermo dice no alle autoblù e si affida al “car sharing” del servizio pubblico
L’Ersu Palermo ha deliberato di non procedere all’acquisto o al noleggio di mezzi aziendali meglio conosciuti come autoblù di cui l’ente è attualmente sprovvisto. Al fine di abbattere i costi per l’eventuale utilizzo di mezzi per fini istituzionali è stato, infatti, deliberato di aderire al servizio di “car sharing” Amat che, fra l’altro, ha uno dei suoi parcheggi proprio dentro l’Ateneo universitario.
“Questa scelta – dichiara il presidente Alberto Firenze – ha un significato ben preciso e vuole essere da stimolo per i giovani universitari nella direzione dell’utilizzo dei mezzi pubblici e dei mezzi condivisi (car e bike sharing) in modo virtuoso e per favorire le condizioni di una città più vivibile. L’iniziativa che rientra nell’azione di spending review dell’Ersu rappresenta anche un segnale di attenzione verso le istituzioni che operano sul territorio”.
L’Ersu Palermo, presso cui lavorano tre dirigenti e circa 70 dipendenti, eroga servizi e benefici agli studenti universitari che frequentano (sia nel pubblico che nel privato) le università, le accademie delle belle arti e i conservatori di musica della Sicilia occidentale: borse di studio ( almeno tremila l’anno), pasti (circa 500mila), posti letto (750), servizi culturali e ricreativi; dispone di diverse residenze universitarie a Palermo (Santi Romano San Saverio, Santissima Nunziata, Schiavuzzo, Casa del Goliardo, Biscottari, una foresteria (ex Hotel de France), uffici ad Agrigento e prossimamente a Caltanissetta e un punto informativo a Trapani.
L’ente è governato dal Consiglio di amministrazione presieduto dal prof. Alberto Firenze e composto attualmente da rappresentanti dei docenti, dei ricercatori e degli studenti. Direttore dell’Ersu Palermo è, invece, l’ingegnere Ernesto Bruno.