Epifania 2021, gli spettacoli in streaming del Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
Con l’inizio d’anno 2021, continuano le attività del Museo Antonio Pasqualino, con sede in un’area dell’Hotel del France-Casa del Goliardo (Piazzetta Antonio Pasqualino 5, trav di Via Butera), che possono essere seguite in streaming (link per accedere alla diretta: (https://www.facebook.com/museoantonio.pasqualino/ ).
Ecco il programma di questa settimana.
Lunedì 4 gennaio alle ore 18, dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, andrà in scena, in diretta streaming su facebook, “La Natività di Gesù Bambino” della Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli di Catania, con copione rielaborato da Fiorenzo e Alessandro Napoli sulla base de ‘La Cantata dei Pastori’ di Andrea Perrucci e degli antichi canovacci dell’opera dei pupi.
Mercoledì 6 gennaio alle ore 18, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino trasmetterà su facebook lo spettacolo di opera dei pupi “Turi Felice” della Compagnia Franco Cuticchio figlio d’arte, in diretta streaming dal Teatro dei Pupi Kemonia. Ambientato nel periodo natalizio, l’episodio s’incentra sulla storia del piccolo e coraggioso pastorello Turi.
Lunedì 4 gennaio alle ore 18 dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino andrà in scena in diretta streaming su facebook “La Natività di Gesù Bambino” della Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli di Catania, con copione elaborato da Fiorenzo e Alessandro Napoli sulla base de ‘La Cantata dei Pastori’ di Andrea Perrucci e dagli antichi canovacci dell’opera dei pupi.
Lo spettacolo recupera un momento di grande interesse del teatro dei pupi tradizionale: a Natale infatti il ciclo epico dei paladini veniva temporaneamente interrotto per rappresentare il lavoro del Perrucci opportunamente adattato dai pupari alle esigenze di gusto del pubblico siciliano. Il comico napoletano della “cantata” Razzullo, veniva sostituito da Peppenino maschera tradizionale del teatro dei pupi catanese.
Nell’attesa dell’avvento del redentore del mondo, San Giuseppe tribola per la maternità di Maria. “Che è’, si domanda il vecchio falegname, “questa gravidanza’” E prega, il pover’uomo, prega Dio che “dall’alto Empireo/disgombri i suoi sospetti”. E giù l’Angelo Guerriero che, con la scena dell’Annunciazione, gli complica le cose. D’accordo, la maternità di Maria è opera dello Spirito Santo, ma ora c’è il censimento decretato da Augusto e, rivolto a Maria, il vecchio esclama: “Se da te aspetto l’Uomo Dio/come dir potrò che Dio è figlio mio’/Onde per non turbar l’onor che Dio s’aspetta/si lasci Nazaret e si parta in fretta”. E va via con Maria. E’ la “peregrinatio” che attraverso un paesaggio agreste di contadini siciliani, la coppia divina compirà fino alla grotta di Betlemme. Ma giungervi non sarà facile. Il Maligno metterà in opera tutto il suo potere demoniaco per annientare la “coppia ria/Giuseppe e Maria”. Fra gli attoniti pastori, egli, il Signore del Male, inventa un’ osteria con cibo avvelenato, un torrente in piena ed altri inganni, affinchè Maria non partorisca, che, da colei “nascerà il disinganno delle speranze” sue. Le prova tutte, ma finisce per essere bastonato dall’ Angelo che brandisce una spada fiammeggiante. Il Maligno s’era messo in testa di battere 1’Onnipotenza divina, ma ha fallito tutti i sortilegi ed infine si trasforma in serpente per fermare Maria davanti la fatidica grotta, ma quell’Angelo gli scompiglia le carte: l’agguato infernale diventa il quadro dell’immacolata Concezione. Il Demonio è vinto per sempre ed i pastori sono invitati al presepe dalla Stella d’Oriente dove Gesù nasce fra il bue e l’asinello, i re magi e Peppenino che accoglie il bambinello con la voce ingenua dell’ eterna speranza dei poveri in un mondo migliore.
La Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli rappresenta l’antica tradizione dell’opera dei pupi catanese. Don Gaetano Napoli fondò la compagnia nel 1921, affidandola successivamente ai tre figli Pippo, Rosario e Natale. I Napoli, oltre a proporre spettacoli con recita a soggetto, rappresentano testi basati sulla tradizione degli antichi canovacci nei quali una moderna drammaturgia dell’opera dei pupi riesce a tener conto delle regole tradizionali di messinscena. Sulla base di codici tramandati da padre in figlio, il sentimento si fa gesto, comunicazione, arte. Le scene, le armature, i costumi, i suoni e quella “improvvisazione” quale essenziale momento artistico contribuiscono ulteriormente alla creazione del rapporto pubblico – attore e della particolare “magia” teatrale, che sono caratteristiche fondamentali dell’opera dei pupi.
Si ricorda anche che le Edizioni Museo Pasqualino pubblicano un nuovo libro per bambini: ”Carota sulla Luna”, di Alessia Franco, illustrazioni di Gabriele Genova. Testo e illustrazioni accompagneranno i piccoli lettori in un meraviglioso viaggio sulla luna insieme a Carota e a tutti gli altri personaggi, protagonisti di questo nuovo libro. Visitando il sito delle Edizioni Museo Pasqualino si possono scoprire le ultime novità e avere uno sconto del 20% su tutte le pubblicazioni.