Efebo D’Oro. Il programma di venerdì 17 novembre 2023

La settima giornata 45esima edizione dell’Efebo d’Oro Film Festival si apre alle ore 16.30 presso il Cinema De Seta con la replica di Sieben Winter in Teheran/Seven Winters in Tehran (Francia, Germania 2023 – 97’), opera prima di Steffi Niederzoll.

Si prosegue alle ore 18.30 con l’anteprima di Und dass man ohne Täuschung zu leben vermag/Of Living Without Illusion (Germania, Svizzera 2023 – 108’), opera prima della regista Katharina Lüdin: una danza sull’orlo dell’abisso dei sentimenti, un racconto poetico e struggente sulla bellezza e la gravitas che sorgono dalla scoperta delle verità individuali. Cronaca di un’estate afosa trascorsa nella periferia di una città che sembra trasformarsi in una fornace. Merit, Eva, Lion, Rose e David si muovono cautamente tra le loro relazioni conflittuali: parlano, si infuriano, si riavvicinano senza riuscire però a colmare le distanze. Le loro parole e i loro cuori faticano a reincontrarsi. Recitano a teatro e si cimentano nella prova generale delle loro vite. Il presente è tormentato dalla pressione inesorabile della paura del futuro e dalle tracce di violenza che, dal passato, continuano a turbare la loro quotidianità. Come “vedette malinconiche” che imparano a conoscere le zone d’ombra tra l’amore e l’odio – l’affetto e il disprezzo – essi vivono la triste gioia dell’essere stati traditi dall’amore senza per questo avere smesso di amare. Il film sarà poi in replica sabato 18, alle ore 22.30 presso il Cinema De Seta.

Alle ore 20.30 è la volta di Tōkyō monogatari/Viaggio a Tokyo di Yasujirō Ozu (Giappone 1953 – 136’), capolavoro della storia del cinema proiettato in occasione della presenza di Wim Wenders a Palermo, e per quest’ultimo tra i film che hanno maggiormente influenzato la sua poetica. Confessa la voce narrante di Wenders: «Se nel nostro secolo ci fossero ancora cose sacre… Se esistesse qualcosa come il sacro tesoro del cinema, per me questa sarebbe l’opera di Yasujirō Ozu. Ha realizzato 54 film. Muti negli anni ’20. In bianco e nero negli anni ’30 e ’40. A colori fino alla sua morte avvenuta il 12 dicembre 1963, giorno del suo sessantesimo compleanno. Sebbene questi film siano distintamente giapponesi, sono anche universali. In essi ho riconosciuto tutte le famiglie, di tutti i paesi del mondo, così come i miei stessi genitori, mio fratello e me stesso. Mai prima d’ora e mai più il cinema è stato così vicino alla sua essenza e al suo scopo. Mostrare un’immagine dell’essere umano nel nostro secolo. Un’immagine utile, vera e valida, in cui egli non può solo vedersi, ma piuttosto imparare qualcosa su sé stesso. L’opera di Ozu non ha bisogno del mio apprezzamento. E questo “sacro tesoro del cinema” è solo immaginario. Quindi il mio viaggio a Tokyo non è stato un pellegrinaggio. Ero curioso di vedere se riuscivo a scoprire qualcosa di questo periodo, se fosse rimasto qualcosa del suo lavoro, forse delle immagini o persino delle persone… Oppure se in questi vent’anni dalla morte di Ozu Tokyo fosse cambiata così tanto che non ci sarebbe stato più nulla da trovare».

La giornata si chiude alle ore 22.30 con la replica La bête di Bertrand Bonello (Francia, Canada 2023 – 145’) in programma presso il Cinema Rouge et Noir, e con quella di Un amor di Isabel Coixet (Spagna 2023 – 140’)che invece passa sugli schermi del Cinema De Seta alle ore 22.45.

BIGLIETTI

intero € 6,00 / ridotto* € 3,00

ABBONAMENTI

intero € 50,00 / ridotto* € 30,00 / studenti € 15,00

ACCREDITI PROFESSIONALI

€ 15,00

Serata Wim Wenders

giovedì 16 novembre, ore 20 / Cinema Rouge et Noir: € 10,00

*ridotto: studenti, iscritti a Goethe-Institut, Institut Français, Instituto Cervantes, over 65, soci Centro di Ricerca Narrativa e Cinema, Rotary Club Palermo Sud, Ande Palermo

 

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