Building Engineering–Architecture, prime lauree con Universidad Politécnica Madrid
I primi laureati del percorso di studio a doppio titolo in Building Engineering – Architecture attivato nel febbraio del 2017 tra UniPa e l’Universidad Politécnica de Madrid (UPM) sono stati proclamati oggi nell’Aula Capitò della Scuola Politecnica.
Il percorso di studi a doppio titolo in Building Engineering – Architecture consente agli studenti UniPa dei corsi di studio in Ingegneria Edile-Architettura ed Ingegneria dei Sistemi Edili di acquisire il Grado en Edificación rilasciato da UPM e, viceversa, agli studenti spagnoli di optare per uno dei corsi di studio magistrali UniPa.
Il programma internazionale ha coinvolto finora 19 studenti italiani e spagnoli, numero destinato ad aumentare quando tra aprile e settembre prossimi si svolgeranno le selezioni per le iscrizioni all’Anno Accademico 2019-2020.
Alla cerimonia di proclamazione, oltre al Rettore, hanno partecipato la prof.ssa Ada Maria Florena, Prorettore alla Internazionalizzazione dell’Università di Palermo, il prof. Maurizio Carta, Presidente della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, la prof.ssa Lidia La Mendola, Coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria dei Sistemi Edilizi di Unipa, il prof. Ignazio Vinci, Responsabile accademico UniPa del percorso di studi a doppio titolo in Building Engineering – Architecture, il prof. Alfonso Cobo Escamillae la prof.ssa Pilar Izquierdo Gracia, Direttore e Responsabile della Mobilità Internazionale della Escuela Técnica Superior de Edificación dell’Universidad Politécnica de Madrid.
“I programmi di internazionalizzazione attivati dal nostro Ateneo – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Palermo, prof. Fabrizio Micari – concretizzano il desiderio di studiare all’estero di molti studenti UniPa, per cui la mobilità rappresenta un valore per la loro formazione. I circa 40 corsi doppio titolo attivati e le 6 lauree magistrali in lingua inglese – ha proseguito il Rettore – rappresentano per i nostri studenti una possibilità di arricchimento formativo che si sviluppa dall’incontro con nuove culture e dall’approccio allo studio con metodi differenti e lingue straniere. I laureati di oggi – ha concluso il Rettore – sono l’esempio reale dell’apertura internazionale della nostra Università, che deve renderci orgogliosi e motivati a procedere in futuro in tale direzione”.