Nella seduta del 24 luglio 2019 gli Organi Collegiali dell’Università degli Studi di Palermo hanno approvato le “Linee guida per la donazione e l’accettazione dei Corpi donati alla scienza”, su iniziativa del “Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione dei Corpi donati alla Scienza” (CIR-COSCIENZA).
<< La donazione del Corpo è un atto di generosità e di solidarietà funzionale al progresso delle conoscenze in vari campi del sapere ed è una pratica diffusa in molte nazioni >> dichiara il Direttore del Centro, Francesco Cappello, professore ordinario di Anatomia Umana.
<< Adesso è possibile farlo anche in Sicilia e voglio ringraziare il Rettore Fabrizio Micari per aver creduto fin dall’inizio a questo progetto portato avanti da numerosi colleghi dell’Università oltre che dal sottoscritto >>.
Presso l’Istituto di Anatomia Umana e Istologia del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata (Bi.N.D.), infatti, è presente una modernissima Sala Settoria dove è possibile far svolgere attività didattiche a gruppi di studenti e specializzandi sui Corpi donati. Inoltre, diversi gruppi di ricerca hanno già avviato alcuni studi – anche di natura giuridica e bioetica – che vedono al centro la salma donata.
<< Il Centro, fin dalla sua costituzione, si propone di stimolare la cultura della donazione a fini didattici e scientifici >> continua Cappello << nonché di sviluppare buone prassi per l’utilizzo delle salme donate. E’ utile ricordare che la donazione del Corpo e quella degli organi post-mortem sono atti distinti e non mutuamente esclusivi, tutt’altro: noi auspichiamo che – attraverso le attività divulgative del nostro Centro – possa anche crescere la “cultura della donazione” di tessuti (come il sangue) e organi in Sicilia, in quanto questa è una Regione agli ultimi posti in questa particolare graduatoria, a fronte di una grande generosità dei siciliani in altre classifiche >>.
Chi volesse avere più informazioni, può contattare il Centro attraverso il sito web: http://www.unipa.it/centriinterdipartimentali/coscienza dove sono anche consultabili le attività svolte e in corso di organizzazione da parte dei ricercatori afferenti al Centro: basta inviare un’e-mail e si sarà contattati per fornire tutte le informazioni, visitare il Centro e conoscere i docenti e i ricercatori che vi operano, nonché i progetti di ricerca che vengono portati avanti.
Tuttavia, un disegno di legge già approvato dal Senato e adesso in discussione alla Camera potrebbe modificare repentinamente la regolamentazione vigente, complicando di parecchio le procedure.
<< Noi abbiamo mosso delle critiche >> dichiara Cappello << Una delle principali è che viene posto un limite temporale (12 mesi) per la restituzione del corpo e il donatore ne avrebbe in cambio la copertura delle spese per l’inumazione (il funerale, n.d.r.): a nostro avviso, in questa maniera non è più una donazione ma un prestito oneroso, con chiari interessi economici da parte di chi donerebbe: insomma, la nuova Legge “istigherebbe” alla donazione-prestito, e non siamo sicuri che questo verrebbe fatto sempre in piena coscienza o con la piena volontà da parte del donatore, né totalmente come un gesto di altruismo e solidarietà.
Inoltre, non sarà più consentito al donatore scegliere a quale centro donare il proprio corpo: il donatore donerebbe “al buio” non sapendo chi e come utilizzerà il proprio corpo, il che a nostro avviso non è eticamente corretto.
Infatti, il Disegno di Legge dimentica che l’utilizzo del corpo umano negli Istituti Anatomici (com’è attualmente) assicura che lo stesso venga adoperato da professionisti che hanno appreso non solo l’arte della dissezione ma anche le norme e le condotte basilari per porgere e far porgere (agli studenti, ad esempio) il massimo rispetto nei confronti della salma che si impiega! Viceversa, con il disegno di Legge in discussione al Parlamento, basta che “si sappia tenere in mano un bisturi” per poter usare il corpo donato, anche a fini commerciali. Speriamo quindi >> conclude Cappello << che i nostri suggerimenti – questi e altri ancora, tutti pubblicati nel sito web del Centro – vengano recepiti dal Legislatore e che non si giunga ad approvare in Italia una Legge che autorizzi il mercimonio delle salme >>.