Duro atto d’accusa dei maggiori sindacati del pubblico impiego regionale sul tema del diritto allo studio. Cobas/Codir e Sadirs che rappresentano i lavoratori regionali che prestano servizio presso l’Ersu prendono posizione e denunciano pubblicamente lo status quo.
I sindacati accusano che “Sembra una gara per boicottare gli studenti universitari dell’Ateneo palermitano quella portata avanti da Università di Palermo, MIUR e Regione siciliana.” Il riferimento è al continuo ridimensionamento e ritardato versamento delle risorse finanziarie per il funzionamento degli Ersu e per il pagamento delle borse di studio universitarie. Secondo i sindacati “un atteggiamento che ostacola fortemente ogni sforzo operativo e l’attività posta in essere dai lavoratori regionali e dalla dirigenza dell’ente e che si riverbera negativamente, giornalmente, sulla pelle degli studenti universitari che subiscono, perciò, ritardi nelle erogazioni e nella qualità dei servizi. L’Ersu, infatti, riceve le risorse finanziarie per potere funzionare proprio da Università di Palermo, MIUR e Regione siciliana che versano le risorse con ingiustificabile ritardo quando non sottoposte a continui tagli.”
I sindacati fanno poi una disamina di quelle che considerano come le più gravi situazioni addebitabili a MIUR, Università e Regione, snocciolando una seri edi dati ufficiali pubblicati sul sito dell’Ersu: http://www.ersupalermo.gov.it/amministrazionetrasparente/amm-trasparente/piano-della-performance/.
MIUR – Fondo Intervento Integrativo Statale Ex L. 390/91 E 662/89 (fondi per borse di studio)
Cobas Codir e Sadirs evidenziano “il ritardo con il quale vengono accreditate le risorse (ridotte vertiginosamente nel giro di 5 anni) provenienti dal Ministero dell’Università e che costituiscono risorse vincolate per il pagamento delle borse di studio universitarie. Per l’anno 2017 non si conosce ancora neanche l’importo che verrà erogato. Negli ultimi 5 anni le risorse nazionali per le borse di studio sono state più che dimezzate: ANNO 2012 € 9.329.362; ANNO 2013 € 8.454.528; ANNO 2014 € 5.326.945; ANNO 2015 € 5.315.583; ANNO 2016 € 4.211.131″.
UNIVERSITA’ – Tassa sul diritto allo studio (fondi per borse di studio)
All’Università, i sindacati addebbitano una parte dei ritardi nel pagamento delle borse di studio. ecco cosa scrivono sul punto: “L’Università riscuote dagli studenti – a inizio dell’anno accademico – la tassa sul diritto allo studio (140 euro a studente) che ammonta a Palermo a un totale di circa 6 milioni di euro: soldi vincolati esclusivamente al pagamento delle borse di studio. Ma l’Università degli studi di Palermo, anziché versare immediatamente le somme riscosse, le trattiene nella propria “cassa” per diversi mesi, causando ritardi nelle erogazioni delle borse agli studenti universitari. Per l’anno accademico 2016/2017 i soldi incamerati dagli studenti sono stati girati all’Ersu in 6 rate, l’ultima a giugno 2017, dopo più di sei mesi dall’incasso: euro 1.000.000 (29-11-16); euro 500.000 (22-12-16); euro 2.232.853 (31-03-17); euro 2.232.853 (06-06-17). Non era andata meglio l’anno scorso, anno accademico 2015/2016, con l’ultima tranche versata addirittura nel mese di agosto, dopo più di 8 mesi dall’incasso: euro 1.000.000 (22-12-15); euro 1.500.000 (13-04-16); euro 1.500.000 (01-06-16); euro 2.059.275 (04-08-16).”
Le organizzazioni sindacali autonome constestano all’Università anche “un comportamento inappropriato in tema di servizi: davanti alla proposta di un paio di mesi fa dell’Ersu di aprire un quarto punto di ristorazione universitaria (sperimentale) presso lo Steri, in un sito già operativo come ristorazione-bouvette per docenti e personale universitario, anziché cercare soluzioni per render possibile l’iniziativa sembra avere frapposto ostacoli burocratici, vanificando la possibilità di ampliare il servizio mensa nella zona del centro storico dove insistono diversi corsi di laurea e residenze universitarie.”
REGIONE SICILIANA – Contributo di funzionamento (fondi per residenze universitarie e mense)
Sadirs e Cobas/Codir non risparmiano critiche sul tema del diritto allo studio neanche al governo regionale di Rosario Crocetta. “La Regione siciliana ha più che dimezzato – nel giro di 6 anni – il proprio impegno finanziario in favore degli Ersu e proporzionalmente dell’Ersu Palermo (l’ente palermitano è passato da 8,7 milioni a 4,1 milioni di contributo regionale), dimostrando di non avere alcuna politica per il diritto allo studio in Sicilia.
Risorse Regione Siciliana: ANNO 2011 € 8.668.236; ANNO 2012 € 5.378.461; ANNO 2013 € 5.684.603; ANNO 2014 € 5.053.993; ANNO 2015 € 4.215.227; ANNO 2016 € 4.155.106; ANNO 2017 ?. Si noti che, a luglio 2017 il saldo del contributo di funzionamento 2016 deve ancora essere erogato, mentre per l’anno 2017 non si ha ancora alcuna notizia né della consistenza del contributo né dei tempi in cui saranno erogati i fondi.
Numero borse di studio pagate. A causa delle politiche del MIUR e della Regione il numero di borse di studio in 5 anni si è più che dimezzato passando da 6.822 borse di studio erogate nell’anno accademico 2012/13 a 2.893 borse di studio nel corrente anno accademico 2016/17.
Dati degli ultimi 5 anni relativi alle borse di studio erogate: 2012/2013, 6.822 bs; 2013/14, 4.966 bs; 2014/15, 4.746 bs; 2015/16, 2.775 bs; 2016/17 2.893 bs.
Per effetto del calo del numero dei vincitori di borsa di studio cala anche il numero dei pasti erogati come conseguenza del fatto che lo studente non vincitore della borsa di studio non ha diritto al pasto gratuito. Facendo il confronto fra gli ultimi due anni accademici conclusi si può verificare la tendenza al calo sul consumo dei pasti presso le mense universitarie: a.a. 2014/15 numero 524.596 pasti, a.a. 2015/16 numero 444.418 pasti erogati.”