Human Being, mostra fotografica di Viviana Corvaia e una raccolta fondi per il progetto Humanitas: l’appuntamento è per venerdì 20 maggio 2016, alle 19,30, presso lo Studio Forward di via Enrico Albanese 98 a Palermo.
Si tratta di un percorso a tracce che attraversa il mondo con un’unica costante sempre presente: l’uomo. Il racconto dei luoghi attraverso gli sguardi di chi li vive, che Viviana Corvaia ha fissato su una serie di scatti che indagano costumi, architetture, tradizioni e umanità. Ed è proprio dall’umanità dei suoi scatti che prende il via la raccolta fondi per sostenere il progetto Humanitas, nato per raccontare il periodo storico in cui viviamo, segnato da una forte globalizzazione che ha portato la conseguente contaminazione di personalità, di usi, costumi e tradizioni. Un sodalizio realizzato in collaborazione tra Studio Forward, l’associazione Mete Onlus e Palazzo Riso, con lo scopo di dare vita a un’installazione e un archivio digitale di esperienze legate dal tema dell’immigrazione.
Lo Studio Forward è al suo quarto appuntamento artistico in città nell’ambito del progetto “Le cose più buone sono quelle fatte in casa”, un ciclo di iniziative – in occasione del decimo anno di attività – per creare l’occasione per incontrarsi e confrontarsi e che ha già visto negli ambienti di via Albanese le pittura di And, la scultura di Luigi Citarrella, l’opera cinematografica “Concrete Love” di Maurizius Staerkle-Drux, la stilista Valeria Casamirra, le opere di dell’architetto Marcello Maltese e il bioarchitetto Alessandro Giorgi.
La fotografa Viviana Corvaia è fortemente impegnata sui temi sociali, sui Diritti Umani, e contro ogni forma di discriminazione e violenza con particolare attenzione al mondo femminile. Una sua foto è diventata manifesto nella campagna “sono bambina, non una sposa” condotta dall’associazione “Mete” contro il fenomeno delle spose bambine.
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