L’evento al parlamento europeo di Bruxelles del 25 maggio scorso sull’IGP olio d’oliva siciliano ha visto il coinvolgimento della gran parte dei produttori siciliani olivicoli di qualità. Ogni produttore ha inviato alcuni campioni dei propri prodotti per esporli e per consentirne la degustazione alla platea internazionale.
Un workshop che però non si è fermato solo all’olio extravergine di oliva: la parlamentare europea Michela Giuffrida, componente della Commissione Ue per l’Agricoltura che ha organizzato l’evento, infatti, ha colto l’occasione per fare conoscere agli stakeholder presenti nella capitale europea anche altre eccellenze dell’agricoltura siciliana. Una bella festa quella organizzata dalla parlamentare europea a cui sono accorsi tanti imprenditori siciliani del settore ma anche lo stesso assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici.
Con i suoi prodotti caseari siciliani di qualità era presente Rossano Zappalà dell’omonima azienda di Zafferana Etnea che ha deliziato le centinaia di presenti con diverse varietà di formaggi siciliani DOP, come il canestrato a pasta cotta di latte ovicaprino e il pecorino fresco. Il Barone Nero, Il vicerè, Il sarracino, il Principe di Trinacria – solo per fare un esempio – hanno conquistato il palato internazionale dei presenti in pochissimi istanti.
Almeno duecento kg di pane preparati nel forno di pietra
con cottura a legna sono arrivati direttamente da Carlentini insieme a Francesco Vescera che, oltre a recuperare la tradizione della lavorazione, sta recuperando l’uso dei grani duri siciliani moliti a pietra: Tumminia, Russello e Margarito solo per fare un esempio. Vescera, conosciuto anche per la sua ricerca sulle sementi antiche, fa parte di una famiglia di panificatori che trae le origini dell’attività nell’anno 1890. Da anni porta avanti il suo lavoro anche in collaborazione con la Stazione Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone, l´Università di Catania e altri enti di ricerca per riportare alla luce genomi di grani siciliani antichissimi. Vescera ha i suoi punti di forza nel grano antico e salutare, la molitura a pietra, la trasformazione attraverso il “crescente” e la cottura nel forno di pietra a legna. A Bruxelles il suo pane è stata la base per la degustazione degli olii siciliani.
Pane e olio sono stati serviti con sale prodotto nelle saline trapanesi e aromatizzato con origano dei monti Iblei offerti dai Frantoi Cutrera di Chiaramonte Gulfi che, quindi, non hanno portato soltanto prodotti oleari per la degustazione, ma anche i loro “segreti di Sicilia”.
Fra gli oleifici era presente anche gli oleifici Barbera dell’omonima azienda olearia palermitana fondata nel 1894 che ha anche creato una bottiglia celebrativa dell’evento consegnata alle massime autorità dell’UE.
Oggi l’azienda è guidata da Manfredi Barbera, rappresentante della quarta generazione della famiglia. I suoi obiettivi principali sono il perfezionamento della qualità e l’internazionalizzazione dell’azienda. Manfredi ha dedicato al figlio Lorenzo, di appena quattro anni, il primo olio denocciolato dal nome “Lorenzo n°5”, frutto della Nocellara del Belice.
Non poteva mancare il vino siciliano arrivato grazie alla collaborazione con Istituto vite e olio e Assovini, espressione associativa delle aziende vitivinicole siciliane che raccoglie l’adesione di circa ottanta imprese vitivinicole.
Ma erano presenti tanti altri imprenditori di successo del settore oleario di qualità come Nino Centonze di Castelvetrano, un veterano dell’agricoltura biologica: dal 1953 con il marchio “Centonze – Case di Latomie” lavora sulla qualità. Alla festa dell’olio presenti anche anche tanti rappresentanti di gruppi di imprenditori agricoli come Sebastiano Di Mauro del “gruppo di azione locale Natiblei” che lavora per lo sviluppo agricolo del sud est siciliano.
Tra lo stupore dei presenti – nella terra belga del cioccolato – anche il cioccolato Di Lorenzo di Modica che con l’aggiunta del finocchio selvatico è un gusto difficile da imitare per la sua unicità. La collaborazione sul prodotto è stata possibile grazie al Consorzio del cioccolato modicano che sta lavorando per l’IGP considerato anche che la lavorazione a freddo e senza burro è solo modicana.
E per chiudere i dolci della catanese “nonna Vicenza” che con le “olivette di Sant’Agata” e i frutti di marzapane ha letteralmente preso per la gola i presenti.