Circa 70 persone il 23 dicembre scorso, in occasione del Santo Natale, hanno pranzato all’Ersu di Palermo grazie all’iniziativa congiunta voluta dal presidente dell’Ersu, Alberto Firenze, dalla COT Ristorazione che, in sinergia con la Caritas Diocesana di Palermo, hanno promosso un momento di apertura e solidarietà nei confronti del territorio. A coadiuvare la COT durante il servizio di somministrazione dei pasti, è stato il personale assegnato alla presidenza dell’Ersu e gli studenti di alcune associazioni studentesche.
“E’ stato richiesto all’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, di invitare attraverso la Caritas alcune famiglie indigenti del nostro territorio – afferma Mario Sedia, vicedirettore della Caritas Diocesana -. Ci siamo, quindi, attivati chiedendo alle Caritas delle parrocchie che ruotano attorno alla sede dell’Ersu”. I cittadini che hanno usufruito di questa iniziativa afferiscono alle vicine parrocchie Villaggio S.Rosalia, Annunciazione del Signore, S. Raffaele Arcangelo e S. Giuseppe Cafasso. Una bella iniziativa che non risolve certo i problemi di queste famiglie, ma fa in modo che si crei quella rete di solidarietà auspicata e auspicabile in più occasioni”.
Importante il lavoro che la Caritas fa laddove è presente e opera. Come nella sede vicina a piazza Rivoluzione dove ogni giorno vengono somministrati 400 pasti, 180 dei quali seduti in mensa mentre i restanti da portare via e consumare a casa. Un lavoro apprezzato dallo stesso arcivescovo di Palermo grazie al quale il 23 dicembre, nell’ambito del progetto “Food for all” – la risposta della Caritas diocesana di Palermo al vuoto lasciato dall’AGEA nella distribuzione di generi alimentari in funzione della nuova programmazione europea – sono stati consegnati 1300 voucher del valore compreso tra 30 e 50 euro alle famiglie che vengono seguite dalle parrocchie e associazioni.
Anche questa non una soluzione ai problemi di indigenza, ma un valido e concreto aiuto a chi – magari qualcuno continua a non crederci, ma purtroppo è una realtà con cui dobbiamo fare i conti – ha serie difficoltà a nutrire se stesso e il proprio nucleo familiare.